24/06/2025
Blocco auto Euro 5 diesel: dove e quando non si potrà più circolare dal primo ottobre
A partire dal 1° ottobre, entra ufficialmente in vigore un'importante misura ambientale che avrà un impatto diretto su milioni di automobilisti italiani: il blocco della circolazione delle auto diesel Euro 5 in diverse aree del Nord Italia. Questa decisione, parte integrante del Piano Aria del Bacino Padano, è stata assunta per contrastare l’inquinamento atmosferico, in linea con le direttive europee e le più recenti sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
Ma cosa significa esattamente questo provvedimento? Quali veicoli sono coinvolti? E quali Regioni hanno aderito? In questo articolo analizziamo in modo dettagliato tutto ciò che devi sapere, fornendo risposte chiare, approfondimenti normativi e indicazioni pratiche per affrontare al meglio questa nuova fase della mobilità urbana.
Il blocco riguarda i veicoli diesel Euro 5, ossia quelli immatricolati generalmente tra il 2009 e il 2015. Queste vetture, pur essendo relativamente recenti, rientrano tra le principali fonti di emissioni nocive nei contesti urbani, soprattutto per quanto riguarda gli ossidi di azoto (NOx) e le polveri sottili (PM10).
La decisione di limitarne la circolazione risponde all’esigenza di ridurre i livelli di inquinamento dell’aria nelle aree più critiche del Paese, in particolare nella Pianura Padana, una delle zone con il peggior indice di qualità dell’aria in Europa.
A spingere per l’adozione di questa misura sono state anche le sentenze della Corte di giustizia europea, che nel 2020 ha condannato l’Italia per il superamento sistematico dei limiti di inquinamento atmosferico previsti dalla normativa comunitaria.
Il blocco non riguarderà tutto il territorio nazionale, ma solo alcune Regioni che hanno aderito volontariamente all’accordo sul Piano Aria. In particolare, il provvedimento sarà applicato in:
Lombardia
Piemonte
Veneto
Emilia-Romagna
Queste quattro Regioni, che rappresentano l’area del bacino padano, hanno sottoscritto un’intesa con il Ministero dell’Ambiente per l’adozione coordinata di misure anti-smog, tra cui il blocco alla circolazione dei veicoli Euro 5 diesel in determinate fasce orarie e aree urbane.
Il divieto sarà attivo nei Comuni con più di 30.000 abitanti, ma potranno esserci anche ulteriori estensioni territoriali decise a livello locale. Il blocco si applicherà prevalentemente nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e nelle aree classificate come “zone sensibili” dal punto di vista ambientale.
Vediamo nel dettaglio come le diverse Regioni applicheranno il provvedimento, dato che orari e modalità possono variare.
Periodo di validità: tutto l’anno
Fascia oraria: dalle 7:30 alle 19:30, nei giorni feriali
Aree coinvolte: Comuni > 30.000 abitanti + ZTL
Particolarità: il blocco è strutturale, non stagionale
Periodo di validità: stagionale, dal 1° ottobre al 31 marzo
Fascia oraria: 8:30 – 18:30, nei giorni feriali
Aree coinvolte: principali centri urbani, secondo classificazione regionale
Periodo di validità: stagionale, con eventuali estensioni in caso di sforamenti dei limiti
Fascia oraria: 8:30 – 18:30
Aree coinvolte: tutti i Comuni aderenti al Piano Aria, con possibile ampliamento
Periodo di validità: annuale, senza soluzione di continuità
Fascia oraria: 24 ore su 24, 7 giorni su 7
Aree coinvolte: estensione più severa tra tutte le Regioni coinvolte
Nonostante la rigidità del provvedimento, sono previste alcune deroghe temporanee per categorie considerate sensibili o indispensabili. Le principali esenzioni includono:
Medici e personale sanitario impegnati in servizi d'urgenza
Persone con disabilità munite di contrassegno
Veicoli destinati al trasporto di persone con patologie gravi
Automezzi di emergenza e soccorso
Veicoli commerciali leggeri utilizzati da artigiani in attività essenziali
Le modalità per ottenere le deroghe possono variare da Regione a Regione, ed è importante consultare i portali istituzionali locali per informazioni aggiornate e per l’eventuale registrazione preventiva.
Il mancato rispetto del blocco comporta sanzioni amministrative che possono avere un impatto economico rilevante. In particolare:
Sanzione base: da 168 euro
Sanzione aggravata (in caso di recidiva): maggiorazione con possibile ritiro temporaneo del libretto
In alcuni casi, l’utilizzo ripetuto del veicolo in violazione del blocco può comportare anche la segnalazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e la temporanea inibizione alla revisione.
Secondo i dati più recenti forniti da ACI (Automobile Club d’Italia), i veicoli diesel Euro 5 in circolazione nel nostro Paese sono ancora oltre 3 milioni. Si tratta di una quota significativa del parco auto italiano, soprattutto nei territori del Nord, dove le auto diesel sono storicamente più diffuse.
Molti di questi veicoli sono ancora perfettamente funzionanti e utilizzati quotidianamente per motivi lavorativi e familiari. Proprio per questo motivo, le nuove restrizioni rischiano di generare disagi considerevoli, sia sul piano della mobilità che su quello economico.
Per facilitare la transizione verso una mobilità più sostenibile, alcune Regioni stanno attivando programmi di incentivo alla rottamazione e all’acquisto di veicoli meno inquinanti, come auto ibride, elettriche o alimentate a metano/GPL.
Car sharing e mobilità condivisa
Trasporto pubblico potenziato nelle aree urbane coinvolte
Accesso agevolato ai veicoli elettrici tramite leasing o noleggio a lungo termine
Rottamazione con contributo regionale o comunale
Per ottenere informazioni dettagliate sugli incentivi attivi, è consigliabile consultare i siti delle Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, nonché quelli delle principali amministrazioni comunali.
Verifica la classe ambientale del tuo veicolo tramite il portale del Ministero dei Trasporti.
Controlla se il tuo Comune è tra quelli interessati dalle limitazioni.
Esamina le fasce orarie per evitare di incorrere in sanzioni.
Valuta un’alternativa di mobilità se sei tra gli automobilisti colpiti.
Richiedi le eventuali deroghe se rientri nelle categorie esentate.
Il blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 rappresenta una svolta importante nella politica ambientale delle Regioni del Nord Italia. Si tratta di un passo necessario per migliorare la qualità dell’aria e adeguarsi alle normative europee, ma comporta anche sfide rilevanti per milioni di cittadini.
Conoscere a fondo le regole, le eccezioni e le opportunità è il primo passo per affrontare questa transizione in modo consapevole. In un contesto in cui la sostenibilità ambientale è sempre più centrale, anche la mobilità deve adeguarsi, puntando su innovazione, responsabilità e supporto concreto agli utenti.
Fonti @ilgiornale
Foto @laprovinciadibiella